come professioni diverse entrano in contatto e lavorano in uno spazio di coworking

La nostra collaborazione con la piattaforma di Italian Coworking ci ha dato la  possibilità, in questi ultimi mesi, di dare forma a quattro articoli molto interessanti sul tema dello smart working incrociato a quello del coworking. Abbiamo voluto raccontare come entrambi contribuiscono ad uno scopo comune, ovvero quello di dare la possibilità al lavoratore di conciliare le esigenze personali con il proprio lavoro. Siamo convinti che oggi come oggi, in una realtà sempre più attenta al benessere del dipendente, smart working e coworking debbano essere una costante di qualsiasi azienda. Acquisendo così competitività e attrattività in un mercato in cui il miglior offerente è colui che attrae anche i migliori talenti.

LAVORARE DA CASA NON È POI COSì SMART

Il primo articolo di cui ci siamo occupati introduceva il tema del coworking. Siamo partiti ponendoci un quesito: è sempre vero che lavorare da casa nelle giornate di smart working sia la soluzione migliore? Forse no. Per un semplice motivo. Le distrazioni e la sensazione di solitudine dopo qualche tempo sono dietro l’angolo. 

Con la legge 81/2017 il Lavoro Agile è stato riconosciuto a tutti gli effetti e con lui anche la possibilità di lavorare per obiettivi senza vincoli di tempo e luogo. In questa cornice il coworking si inserisce perfettamente. Trattandosi di uno spazio appositamente dedicato e adatto a lavorare sia in autonomia e che in condivisione. 

Perché allora limitarsi a lavorare da casa? Uno spazio condiviso può essere un’alternativa valida ed estremamente produttiva eliminando anche il rischio delle “lavatrici a non finire” in cui si potrebbe incorrere rimanendo a casa propria. Ormai presenti ovunque trovarne uno non lontano e più vicino dell’ufficio è veramente facile.

Leggi l’articolo completo, Lavorare da casa non è poi così smart

FARE SMART WORKING NEI COWORKING, I VANTAGGI E GLI SVANTAGGI PER UN’AZIENDA

E se i coworking sono un’ottima alternativa al lavorare da casa per uno smart worker, vediamo brevemente quali possono essere i pregi e i difetti di questi spazi, soprattutto se il punto di vista è quello dell’azienda. 

Senza dubbio un coworking offre:

  • L’ottima connettività e il risparmio della carta, soprattutto per le questioni di riservatezza dei documenti.
  • La disponibilità di diversi spazi, ciascuno adatto ad un uso particolare, dalla phone boot allo share desk.
  • La sostenibilità ambientale, risparmiare sul tempo di spostamento casa-lavoro incide positivamente anche sull’ambiente.
  • L’incontro e il confronto con altre persone, si è infatti costantemente stimolati.

Ciò che frena però un’azienda spesso è un unico grande e ricorrente ostacolo: il costo della giornata di Coworking. Chi paga? Il lavoratore o l’azienda? Per noi è un costo dell’azienda ma nessuno lo ha previsto nel budget di spesa.

Leggi l’articolo completo, Fare smart working nei coworking, i vantaggi e gli svantaggi per un’azienda

LE EDIZIONI DELLA SETTIMANA DEL LAVORO AGILE, DAL 2014 AD OGGI COSA È CAMBIATO?

Per sensibilizzare ulteriormente sul tema, il comune di Milano promuove annualmente un’iniziativa conosciuta con il nome di Settimana del Lavoro Agile. Il fine è quello di diffondere il lavoro agile ed una cultura lavorativa nuova fondata sulla felicità dei lavoratori in quanto attori principali del benessere di un’azienda.

Nel corso degli anni la Settimana del Lavoro Agile ha avuto modo di modificarsi e migliorarsi portando una ventata di innovazione nel panorama delle aziende milanesi. 

Grazie a questa iniziativa, dal 2016 abbiamo realizzato la prima piattaforma per la condivisione degli spazi di coworking per i lavoratori agili. Le diverse survey effettuate nel corso degli anni ci hanno restituito un dato chiaro: lo spazio perfetto per lavorare non esiste, esiste uno spazio ottimale. Per molti questo spazio è il coworking, dove concentrazione e connessione s’incontrano e si sposano alla perfezione. 

Leggi l’articolo completo, Le edizioni della settimana del Lavoro Agile, dal 2014 ad oggi cosa è cambiato?

LE REGOLE PER VIVERE AL MEGLIO L’ESPERIENZA DEL COWORKING, LATO OSPITE E OSPITANTE

Come ogni luogo pubblico anche il coworking ha le sue “regole”, una serie di buone pratiche che guidano chi lo frequenta a viverlo al meglio. 

In particolare ci rivolgiamo a quei lavoratori agili che frequentano per la prima volta il coworking e che sono per questo motivo alle prime armi. Ecco le best practice di ogni buon lavoratore agile:

  • Sicurezza
  • Rispetto
  • Pulizia
  • Disponibilità

Così come per il coworker anche per il coworking ci sono dei piccoli accorgimenti da non trascurare al fine di rendere l’esperienza degli ospiti la migliore possibile. È infatti nell’interesse di tutti che quest’ultima sia tale per cui il lavoratore è  incentivato a tornare. Ecco gli accorgimenti del coworking:

  • Stimolare ed essere il primo promotore di attività di networking. Pranzi o aperitivi per riunire ed accrescere la community possono essere un buono spunto da cui partire.
  • Organizzare lo spazio a seconda di quello che sarà il suo uso. Una caratteristica del coworking è infatti quella di avere spazi polivalenti da sfruttare al massimo.
  • Fornire la password della connessione ad internet al momento dell’accoglienza del coworker.
  • Fornire le indicazioni per quanto riguarda le normative vigenti in materia di sicurezza dello spazio in caso di emergenza.

Leggi l’articolo completo, Le regole per vivere al meglio l’esperienza del coworking, lato ospite e ospitante

IN CONCLUSIONE

Secondo la ricerca dell’Osservatorio di Smart Working di Milano la produttività degli Smart Worker è il 15% in più rispetto ad un lavoratore tradizionale. Il livello di soddisfazione di questi lavoratori è ben più alto rispetto ai lavoratori tradizionali. Semplice coincidenza?

Inoltre, nonostante dai risultati delle nostre survey svolte durante la Settimana del Lavoro Agile, emerga che i lavoratori prediligano lavorare da un coworking con un’efficacia di gran lunga maggiore rispetto agli altri luoghi, la maggior parte di essi lavora da casa. Come mai? Nessun impiegato ha intenzione di spendere 30 euro per una giornata di coworking.

Se le aziende pagassero il coworking ai propri lavoratori di quanto aumenterebbe la produttività di ciascuno?