Poco tempo fa scrivemmo una Guida per sperimentare lo Smart working – 7 cose da fare prima di avviare una sperimentazione di Lavoro Agile (scaricabile qui). Mai avremmo potuto immaginare che ad oggi in tutta Italia lo smart working sarebbe diventata la parola più discussa e cercata su Google.

Chi ha letto la nostra Guida ci auguriamo che sia arrivato più preparato all’emergenza, la maggior parte della popolazione lavorativa purtroppo però si è ritrovata alle prese con qualcosa di nuovo ed imprevisto. C’è chi è riuscito a gestire l’emergenza in modo efficace e chi invece, a causa della mancata preparazione, non è riuscito a fronteggiare nel migliore dei modi la situazione.

Il nostro contributo

Noi come Smartworking srl poco dopo che lo stato di emergenza era stato dichiarato ci siamo adoperati fin da subito al fine di poter offrire come meglio potevamo il nostro aiuto. Abbiamo iniziato a tenere una serie di webinar gratuiti (rivedibili tutti qui) in cui abbiamo parlato delle strategie più pratiche al fine di organizzare e gestire il lavoro da remoto nel miglior modo possibile. Ci siamo poi resi disponibili sul portale di Solidarietà Digitale per offrire consulenza gratuita a tutti quei team incastrati in una routine nuova e poco producente a causa del Covid19. Ed oggi abbiamo creato un’altra breve “guida”: 5 cosa da fare per ripartire con lo Smart Working dopo il Coronavirus. Per aiutarvi a prendere in mano il futuro dell’azienda ed essere più consapevoli grazie ad una sperimentazione già avviata e l’opportunità di trasformarla in una pratica aziendale consolidata.

Le 5 cose da fare

Ecco le 5 cose da fare per ripartire con lo Smart Working dopo l’emergenza Coronavirus:

  1. La Task Force, è importante che coloro che durante l’emergenza hanno guidato e supportato i team continuino a farlo anche una volta che ha inizio la fase 2. Se si vuole introdurre lo smart working in azienda sarà fondamentale questo passaggio per garantire continuità al progetto. Sono infatti le persone che hanno maggiore responsabilità in azienda che hanno il compito di “disegnare” un nuovo modo di lavorare per tutta l’organizzazione;
  2. La retrospettiva, una delle fasi più importanti in cui il focus è su tutti i collaboratori. Attraverso una breve survey interna la retrospettiva servirà alla task force per capire i punti di forza e i punti da migliorare che l’esperienza appena vissuta ha dato modo di testare. Durante questa sperimentazione forzata cosa è andato bene, cosa male e cosa hai imparato di nuovo? Tre semplici domande per andare dritti al punto ed implementare lo smart working con più consapevolezze possibili;
  3. Lo Smart Working Canvas, chi ci segue da un pò non ne potrà più di sentirlo nominare (a tal proposito abbiamo creato un approfondimento ad hoc consultabile qui). Anche ora il Canvas risulta essere uno strumento essenziale al fine di definire e chiarire il punto di arrivo del progetto di smart working. È necessario che la task force trovi un momento comune in cui riunirsi e compilarlo. Aiuterà prima di tutto il gruppo e poi l’organizzazione intera a mappare quest’ultima e comprendere le sfide e le opportunità del progetto;
  4. Il nuovo regolamento, nelle ultime settimane si sono susseguiti una serie di Dpcm governativi per cui molti potrebbero aver perso di vista quali siano gli ultimi aggiornamenti su cui fare affidamento in materia di Lavoro Agile. Per questo motivo abbiamo voluto fare chiarezza grazie anche al supporto del nostro avvocato. Un articolo di approfondimento anche in questo caso è consultabile cliccando qui;
  5. Organizzazione dei Team, avere chiari i ruoli e le responsabilità di ciascun membro dei diversi team è una regola imprescindibile. Ciò che abbiamo avuto modo di osservare in questo periodo di osservazione e supporto sono stati infatti i danni che questa mancanza di gestione ha creato. Lavoro mal distribuito e gestito, responsabilità poco chiare, assenza di disconnessione e altri problemi ancora.

Non farti cogliere impreparato, pianifica il futuro della tua organizzazione fin da ora. Metti in pratica le 5 cose da fare per ripartire con lo smart working.